Il giardino delle muse danzanti - Secondo appuntamento

Secondo appuntamento col Giardino delle muse danzanti,

serie di incontri organizzati in collaborazione con l’Associazione culturale Athena Parthenos

alla Casina delle Civette, Villa Torlonia - Via Nomentana 70, Roma.

In programma :

Venerdì 28/02, PRESENTAZIONE LIBRO : Marian Del Valle, Bianca Maurmayr, Marina Nordera, Camille Paillet, Alessandra Sini (a cura di), Pratiques de la pensée en danse. Les Ateliers de la danse (in corso di pubblicazione con l’editore L’Harmattan).
  Interviene Nika Tomasevic alla presenza delle curatrici Bianca Maurmayr  e Alessandra Sini.
Sabato 29/02, CONFERENZA : Maria Cristina Esposito introduce Stefano Zenni, Los tangos de los negros. Musiche, danze e parole bantu nelle Americhe dal Barocco all’Ottocento.
Domenica 01/03, INCONTRO : La critica di danza in Italia. Riflessione sul panorama nazionale delle riviste cartacee e online. L’invito è rivolto ai critici di danza e agli editori di Riviste cartacee/online per una discussione aperta, finalizzata alla riflessione sul tema della critica nel settore danza.


Venerdi 28 febbraio : Presentazione libro

Marian Del Valle, Bianca Maurmayr, Marina Nordera, Camille Paillet, Alessandra SiniPratiques de la pensée en danse. Les Ateliers de la danse (in corso di pubblicazione con l’editore L’Harmattan). Interviene Nika Tomasevic alla presenza delle curatrici Bianca Maurmayr e Alessandra Sini.

Il volume testimonia degli sviluppi metodologici della ricerca in danza e, attraverso un percorso trans-storico affronta i temi di scrittura e tempo nella creazione coreografica e nella sua analisi e ricezione. Come si legge dalla quarta di copertina: “Il volume riunisce i risultati di un processo collettivo intrapreso da una quindicina d’anni dall’equipe dei ricercatori in danza dell’Université Côte d’Azur. Fra le righe dei ventinove saggi che compongono il volume si deposita e si attualizza la memoria delle pratiche del pensiero che hanno animato gli Ateliers de la danse – manifestazione scientifica inaugurata nel 2005 in collaborazione con il Festival de danse di Cannes, e arrivata nel 2019 alla sua nona edizione. Più di un centinaio di relatori provenienti da orizzonti geografici e disciplinari diversi – ricercatori esperti e alle prime armi, artisti, specialisti del settore culturale – hanno contribuito a costruire un pensiero mobile, impegnato, creativo, inclusivo e transdisciplinare.
La struttura bipartita del volume trova ragione in due momenti particolarmente fondativi di questo processo collettivo. La prima parte, « Écrire en corps », analizza l’uso delle scritture, delle notazioni e della descrizione coreografica ed esplora gli spazi che tali pratiche aprono (o chiudono) alla ricerca in danza. La seconda parte intitolata « Le(s) temps de la danse », si occupa di ciò che caratterizza i tempi della danza nella ricerca e nella creazione, seguendo gli approcci musicale, storico, antropologico e poietico.
Grazie alla presenza di contributi di ricercatori attivi sul territorio nazionale e internazionale, questo volume presenta un panorama ampio, modulato e anche contrastante delle conquiste e delle tendenze della ricerca in danza degli ultimi quindici anni. Le differenti tradizioni teoriche e disciplinari degli autori, il loro uso di metodologie originali e diversificate e gli approcci transdisciplinari che sviluppano o che questo volume favorisce, mirano ad arricchire il dibattito e le prospettive attuali e future della ricerca in danza”. 

Marian Del Valle è dottore in danza dell’Université Côte d’Azur e collabora con il centro di documentazione della danza Contredanse (Bruxelles).

Bianca Maurmayr è dottore in danza dell’Université Côte d’Azur e insegna in qualità di ATER all’Université de Lille. 

Marina Nordera è professore in danza all’Université Côte d’Azur. 

Camille Paillet è dottore in danza dell’Université Côte d’Azur et insegna in qualità di chargée de cours all’Institut d’études théâtrales de la Sorbonne Nouvelle-Paris 3 e all’Université Paris 8.

Alessandra Sini è coreografa del gruppo Sistemi dinamici altamente instabili e dottoranda in danza all’Université Côte d’Azur. 


Sabato 29 febbraio : Conferenza

Maria Cristina Esposito introduce Stefano Zenni, Los tangos de los negros. Musiche, danze e parole bantu nelle Americhe dal Barocco all’Ottocento

Per la parola tango, oltre che per altre danze di origine afroamericana come la sarabanda, sono state proposte le etimologie più fantasiose. Ma la conoscenza delle culture africane nelle Americhe dal XVII secolo in poi conduce a scoperte lessicali, geografiche e musicali più sorprendenti. È necessario comprendere la geografia delle lingue africane e della diaspora schiavistica nel Nuovo mondo, le dinamiche delle culture coloniali e le caratteristiche delle nuove musiche sincretiche per ridisegnare la storia di alcuni generi, come il tango, diventati popolari nel Novecento. L'incontro propone un originale approccio alla danza storicamente informata attraverso il confronto inedito tra i differenti campi di studio del jazz e della early dance. 

Stefano Zenni è uno dei più noti musicologi in ambito afroamericano. E’ titolare della cattedra di Storia del jazz presso il Conservatorio di Bologna. Da 25 anni è il direttore della rassegna MetJazz presso la Fondazione Teatro Metastasio di Prato. Ha diretto il Torino Jazz Festival dal 2013 al 2017. E’ autore di vari libri su Louis Armstrong (Satchmo. Oltre il mito del jazz, nuova edizione 2018), Herbie Hancock, Charles Mingus, tra cui I segreti del jazz e la vasta Storia del jazz. Una prospettiva globale (Stampa Alternativa). Che razza di musica. Jazz, blues, soul e le trappole del colore (EDT) ha suscitato un vivace dibattito in ambito musicale. Dal 2012 tiene con successo la serie di Lezioni di jazz presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma. E’ stato a lungo collaboratore di Musica Jazz e del Giornale della Musica. Redige le voci jazz per Dizionario Biografico degli Italiani (Treccani) e del Grove Dictionary of Jazz. E’ stato candidato ai Grammy Awards come autore delle migliori note di copertina. Collabora da oltre 20 anni con Rai Radio3.

Maria Cristina Esposito è Socia di AIRDanza, laureata in Letteratura greca con una tesi sugli schèmata di danza nel teatro greco, dopo la formazione all'Accademia Nazionale di Danza a Roma ha approfondito lo studio delle tecniche e degli stili della danza storica, svolgendo dal 1994 attività performativa, didattica e di ricerca in Italia, Germania, Spagna e Stati Uniti. Già coordinatrice del Laboratorio di Danza del Teatro Marrucino di Chieti (1998-2006), docente a contratto di “Danza e movimento corporeo su tempo musicale” presso il Conservatorio di Pescara (2005/2006), è ricercatrice della piattaforma MVSA/ABM per la valorizzazione dei beni musicali e coreici dell’Abruzzo. E' membro del CID-Unesco e presidente dell'Associazione Licita Scientia_Corpi Segni Scritture, con la quale ha promosso la Giornata di Studi “Ovidio e l’immaginario poetico nelle arti occidentali" (Bimillenario Ovidiano, Sulmona, 2017). Collabora con il DAMS/Scienze della Comunicazione dell'Università di Teramo per attività di formazione e orientamento. Ha preso parte a Convegni internazionali sulla ricerca in danza. 


Domenica 1 marzo : Incontro

La critica di danza in Italia. Riflessione sul panorama nazionale delle riviste cartacee e online

L’invito è rivolto ai critici di danza e agli editori di Riviste cartacee/online per una discussione aperta, finalizzata alla riflessione sul tema della critica nel settore danza. 

Il focus principale riguarderà la situazione italiana degli ultimi decenni, le prospettive di crescita, le richieste dei fruitori, il tipo di pubblico, le problematiche che si riscontrano. Trattandosi di un settore ancora in parte “di nicchia”, nonostante i grandi numeri che la danza vanta a livello pratico in Italia, la discussione mira a una valutazione di quanto fatto e di quanto non ancora fatto, della situazione ideale e reale, dei requisiti necessari per fare critica, della ricezione di quanto si legge, per veicolare nel migliore dei modi questo ramo della cultura italiana, viste i numeri in crescita dei lettori e una nuova generazione di critici che segue assiduamente gli Enti lirici e i Festival più importanti, ma anche la produzione sperimentale.  

Al di là delle singole strategie di marketing del prodotto editoriale, gli ospiti sono invitati a esporre le proprie esperienze al riguardo, al fine di stimolare la platea a una ricezione e fruizione della danza non solo attraverso la performance ma anche attraverso la critica, le sue finalità e la sua ricezione. 

Si partirà da alcune domande alle quali gli esponenti della critica e il pubblico in sala saranno chiamati a rispondere:

  • Qual è lo stato attuale della critica in Italia?
  • Che tipo di scrivente/lettore si avvicina a questo ambito?
  • Quali sono le principali riviste e che tipo di taglio danno alle loro pubblicazioni?
  • Presentare e recensire: scelte editoriali o necessità?
  • La libertà di stampa e la ricezione da parte degli addetti ai lavori. La danza come risponde?
  • La critica come fonte per gli studi di settore. Quali responsabilità da parte dei recensori? 
Non definito